Autunno a Teatro in Comelico

Gruppo teatrale I Comelianti, Gruppo Musicale di Costalta e gli Amici del Teatro presentano
la rassegna
Autunno a Teatro in Comelico
Cinema Piave - S. Stefano di Cadore (BL)

Un appuntamento divenuto ormai "tradizionale" nel panorama culturale e teatrale del Cadore, che nel 2023 ha raggiunto la sua 13^ edizione (clicca per ripercorrere la storia ultra-decennale della rassegna!). Il cartellone ricco di spettacoli per ogni genere e gusto, accompagna il pubblico durante le settimane autunnali di ogni anno, grazie a tante emozioni, spunti di riflessione e molto divertimento, come solo il teatro sa fare!
La manifestazione storicamente si pone una molteplicità di obiettivi, fra cui quelli di instaurare nuovi e duraturi interscambi culturali fra le diverse realtà artistiche coinvolte, incrementare l'interesse della collettività locale riguardo l'arte teatrale, e, non ultimo, presentare al pubblico eventi di intrattenimento ed occasioni di divertimento e riflessione.

Iniziativa realizzata con il contributo di:

  • Fondazione Centro Studi Transfrontaliero Comelico Sappada
  • Consorzio BIM Piave Belluno
  • Banca Popolare dell'Alto Adige
  • Passuello Fratelli
  • Comune di Comelico Superiore

E con il patrocinio di:

  • Regione Veneto
  • RetEventi Belluno 2024
  • Provincia di Belluno
  • Comune di Santo Stefano di Cadore
  • UILT

La storia della rassegna

2010

Da un'idea dei sempre propositivi Lucio Eicher Clere e Claudio Michelazzi, nacque nel 2010 "Autunno a Teatro in Comelico", una rassegna teatrale che da un bel po' di tempo mancava nel territorio comelicese. La nuova rassegna vedeva coinvolte diverse realtà artistiche locali e non (fra cui anche la nostra compagnia), in un calendario di cinque appuntamenti che si svolsero tra Santo Stefano e Dosoledo.

2011

La proposta culturale riscosse un discreto successo, tant'è che i due organizzatori decisero di portare avanti l'iniziativa anche nel 2011, quando il programma previde sei serate, allargandosi anche ad altre località come Danta, Costalissoio, San Nicolò e Campitello. Alla seconda edizione parteciparono la compagnia Se Queris con "Il Canto del fiume Spoon", il Gruppo musicale di Costalta con "Co mancia la compagnia", la compagnia I figli di Odino coon "Facciamoci un caffè", I Nonviolenti con "Maledetta la guerra e le armi", il gruppo Lavori in Corso con "L'Ispezione" ed infine anche la nostra compagnia con "Un po' di Cabaret".

2012

La rassegna divenne un appuntamento fisso, e venne riproposta anche nell'autunno 2012 con il consueto carattere di itinerarietà. Furono cinque gli spettacoli allestiti tra novembre e dicembre. Fecero parte del cartellone il Gruppo Musicale di Costalta con due spettacoli, "Ladrozinio zal pulnöi" e "Turoldo, il fascino di un profeta", portati in scena rispettivamente a Dosloedo e a S. Nicolò, Il gruppo Teatro 4 Belluno con "Oh Calcutta" a S. Stefano, il Gruppo Al Tei con delle canzoni del repertorio popolare natalizio a Campolongo, e infine I Comelianti con l'esordio della commedia "L'Eredità", di nuovo a S. Stefano.

2013

Nel 2013 la rassegna aprì ancor più i propri "orizzonti artistici" e comprese nel cartellone anche alcuni spettacoli non prettamente teatrali, in particolare fu allestita la proiezione del film sul Vajont "Come la luce differita delle stelle" di Manuele Cecconello. Oltre alla pellicola, il pubblico comelicese potè assistere ad altri cinque spettacoli: il Gruppo musicale di Costalta propose “Pierina nella notte del Vajont, la compagnia Teatrando “Sotto le lenzuola... Shakespeare”, ancora il Gruppo musicale di Costalta presentò anche lo spettacolo “Mia terra dolomitica, canzoni e immagini”, i Lavori in Corso proposero il loro "Nuvole" mentre I Comelianti chiusero il calendario con la commedia "L'amore delle tre melarance".

2014

Per l'edizione 2014, la nostra compagnia, che fino ad allora fu una semplice "partecipante" al cartellone degli spettacoli, entrò a tutti gli effetti a far parte del direttivo per l'organizzazione della rassegna, in cui si inserirono anche altre associazioni locali: oltre al Gruppo musicale di Costalta, storico organizzatore, "Chei dla Bela Stela", il "Gruppo La Baita" e "Sot Narlä", rappresentando così un'ideale unità di tutto il territorio del Comelico. A far parte del calendario furono il Gruppo Musicale di Costalta con "El fömne in Regola", i Do Storieski con "Canzoni e cabaret", I Farsaioli con "La Sapadina", il Gruppo teatrale Zumellese con "Il giardino dei ciliegi" e, a chiudere la rassegna, la nostra compagnia con "Coscienza e ragione: parole sul Vajont". Ma non vi fu solo spazio per gli spettacoli teatrali: nel cartellone venne compresa anche la proiezione di un film della Dual Frame Production di Belluno "Il mistero della Valbelluna", con regia di. Lorenzo Cassol. Le serate si svolsero nelle località di tutti e cinque i comuni del Comelico, comprendendoi location particolari e suggestive, come la Stua Cultural di Costalta e Palazzo Tonello di Campitello.

2015

Nel 2015 si è voluto, come si suol dire, fare le "cose in grande", e la rassegna, grazie all'apporto di tutte le realtà di volontariato coinvolte, battè diversi record: il calendario più lungo (più di tre mesi), il maggior numero di serate (nove), la maggior affluenza di pubblico (quattro "tutto esaurito"), il gruppo proveniente da più distante (Verona), il maggior numero di artisti provenienti da fuori provincia (tre), solo per snocciolarne alcuni. Il direttivo, come già fatto anche in passato, decise di allargare il cartellone a gruppi non teatrali, perciò vennero compresi anche il concerto classico del quintetto de "La Sorgente" e il fotografo naturalista Samuel Pradetto con un suo diaporama. Un altro importante elemento va sottolineato: per la prima volta, le varie serate si svolsero in tutti i comuni del comprensorio, a dimostrazione dell'importanza data dall'organizzazione all'unità delle varie realtà del Comelico. Nel programma ci fu spazio anche per gli attori "in erba" della scuola media di Candide, che diedero il meglio di sé in uno spazio tradizionalmente riservato ai "grandi".

2016

La 7^ edizione della rassegna è continuata sulla "falsa riga" dell'edizione precedente, ovvero sempre coinvolgendo almeno una località di tutti i cinque comuni del Comelico, nonché con la presenza in cartellone, oltre ai consueti spettacoli teatrali, anche una serata "extra-teatrale", con la proiezione di un film di produzione bellunese: "Storia del tempo inutile", realizzato con la collaborazione della onlus AISLA Belluno. Per la prima volta, in calendario è apparso anche un "professionista", Paolo Rozzi, comico apparso in diverse trasmissioni tv, tra cui la nota Zelig Off, che ha presentato la stand-up comedy "Collòdio". Il cartellone, inoltre, ha visto il gradito ritorno delle compagnie Se Queris, dell'Alpago, e Lavori in Corso, di Pieve di Cadore, rispettivamente con le pièce "La bella statuina" e "Prove di guerra". Prima esibizione sui palcoscenici del Comelico invece per i "Castello Errante", che hanno proposto la commedia "In cerca di Enrico IV", e per i "Fuori di Quinta", con "Zizzania. L'erba cattiva non muore mai". Ha chiuso alla grande la rassegna il Gruppo Musicale di Costalta con "Da questa parte dei monti".

2017

Per l'edizone 2017, il Gruppo Musicale di Costalta, I Comelianti, il gruppo La Baita e gli Amici del Teatro hanno rinnovato la collaborazione per l'organizzazione dela manifestazione. Per la prima volta è stato introdotto un concorso, #VENITEATEATRO, che metteva in palio un abbonamento per 2 persone alla rassegna Belluno Miraggi della compagnia SlowMachine allo spettatore che avrebbe contato più partecipazioni alle serate e che avrebbe compilato il maggior numero di questionari messi a disposizione uno per ogni serata. Anche nell'8^ edizione sono stati coinvolti tutti i cinque comuni del Comelico con uno spettacolo tenutosi in ogni località comelicese. L' "elemento di discontinuità" nel calendario teatrale è stato rappresentato quest'anno dal concerto di Andrea Da Cortà e Annachiara Belli intitolato "Na Fuoia". Nel cartellone è stata riconfermata la compagnia Lavori in Corso di Pieve di Cadore con lo spettacolo "Giorni Veri", mentre tutti gli altri artisti e compagnie erano al debutto nella rassegna: è stata la prima volta per Cristina Gianni e Davide Bona, artisti feltrini, con il divertente spettacolo per bambini "Che paura, Strega Ferdi!", per la compagnia "La Gazza Ladra" di Portogruaro, che ha deliziato il pubblico di Dosoledo con il riadattamento teatrale di "Donne sull'orlo di una crisi di nervi" e per lo storico Gruppo Teatro Pordenone Luciano Rocco che ha presentato lo spettacolo in dialetto pordenonese "Sciapadure 2.0", che ha chiuso il calendario.

2018

L'edizione 2018 della rassegna è stata contraddistinta dal cambio di "format", che ha previsto per la prima volta l'introduzione della sede unica del Cinema Piave di S. Stefano per tutti gli spettacoli in cartellone. Il calendario ha contato sei spettacoli, che hanno spaziato dalle commedie leggere agli spettacoli impegnati, passando per pièce di sensibilizzazione a importanti tematiche sociali, per il genere teatral-musicale e per il teatro-canzone. Dopo l'esordio con lo spettacolo di clownerie per bimbi e famiglie "Tiraturi Sofà-Solà" degli artisti feltrini Giulia Pivetta e Valentino Bettega, il palcoscenico di S. Stefano ha visto il ritorno sulle scene del gruppo teatrale storico di S. Giustina "'l Kalieron" assieme al Coro Oio con la divertente commedia "La scorzeta de limon". "Pareva lontana", spettacolo teatral-musicale sulla Grande Guerra ha chiuso le celebrazioni per il Centenario della Prima Guerra Mondiale, mentre il Gruppo Musicale di Costalta ha debuttato con il suo nuovo spettacolo di teatro-canzone "L'obbedienza non è più una virtù", realizzato assieme a don Pierluigi Di Piazza ed ispirato ella vita e alle opere di don Milani. Per il terzo anno consecuitovo, i Lavori in Corso di Pieve di Cadore hanno calcato i palcoscenici del Comelico, stavolta con il nuovissimo lavoro "Sogno proibito", mentre ha chiuso la rassegna lo spettacolo "Educarne uno per salvarne 104" del gruppo di Conegliano "Box 104", pièce di sensibilizzazione alla tematica della disabilità, che ha sostituito il "Don Camillo", originariamente previsto in cartellone. Durante la serata dell'11 novembre, a seguito degli eventi meteorologici che hanno sconvolto la provincia di Belluno ed il Comelico, sono stati raccolti dei fondi per un totale di 638,19 €, che sono stati devoluti ai Comuni di Sappada, San Pietro e Santo Stefano di Cadore attraverso i c/c attivati per la raccolta fondi per la riparazione dei danni.

2019

La storica 10^ edizione della manifestazione ha potuto contare su un cartellone che comprendeva 5 spettacoli che si sono tenuti presso il Cinema Piave di S. Stefano di Cadore. Attraverso le pièce in programma, sono stati affrontati varie tematiche e diversi contesti, dando la possibilità agli spettatori di poter immergersi nei drammi pirandelliani, tuffarsi nella provincia italiana del secondo dopo-guerra resa famosa dai romanzi di Guareschi e dai film con Fernandel e Gino Cervi, dare spazio, con una risata, alla critica nei confronti della società moderna, oppure rievocare la memoria legata alla vita di un tempo nei territori di montagna. E non sono mancati i momenti dedicati a grandi e piccini. Ha aperto la manifestazione la compagnia veronese Teatro Armathan con il classico del teatro italiano “Così è se vi pare” di L. Pirandello, dopodiché è stata la volta dei trevigiani Teatro che pazzia con la commedia “Don Camillo”, passando poi per la commedia grottesca “Ai ferri corti nel parco” della storica compagnia bellunese Bretelle Lasche, nonché per lo spettacolo per famiglie “Hansel e Gretel - I rumori della città”, proposto dai giovani artisti bellunesi Anna Gamba e Alberto Fornasati. Ha chiuso il calendario la compagnia di Soverzene I Farsaioli con la commedia “Rider... de gusto”. Gli spettacoli in cartellone hanno fatto registrare la più alta affluenza di pubblico dell'intera decennale storia della manifestazione, confermando l'ottimo livello raggiunto dalla proposta culturale, l'apprezzamento del pubblico, nonché l'importanza della manifestazione a livello culturale locale.

2021

Dopo lo stop forzato del 2020 causato dall'emergenza sanitaria per il Covid-19, e nonostante tutte le numerose difficoltà dovute dalle restrizioni per gli spettacoli con pubblico, finalmente è potuta riprendere l'organizzazione della rassegna, giunta alla sua 11^ edizione. La manifestazione si è svolta alla sala polifunzionale di Dosoledo presso la scuola primaria nelle date del 31 ottobre e 7, 21 e 28 novembre, ed il cartellone ha ricompreso spettacoli di vario tipo e che hanno toccato diverse tematiche. Protagoniste sono state le compagnie Pubbliche Bugie di Belluno, con la commedia "La cena delle bugie", il gruppo Tri Fuori Fase di Pordenone con la commedia "L'allegro beccamorto", la compagnia Anà-Thema Teatro di Udine, con lo spettacolo dedicato al 700° anniversario della morte di Dante Alighieri "La Divina in-canta", ed infine le artiste feltrine Cristina Gianni e Giulia Pivetta Stefani, che hanno portato in scena lo spettacolo ispirato al romanzo di R. Bach "Il gabbiano Jonathan Livingston".

2022

L'edizione numero 12, dopo la parentesi del 2021, è tornata a svolgersi al Cinema Piave di S. Stefano di Cadore, finalmente libera dalle restrizioni che hanno condizionato il periodo della pandemia, con un cartellone comprendente 5 spettacoli. Ha "aperto le danze" la compagnia di Conegliano Colonna Infame con una divertente commedia degli autori francesi Barillet & Gredy “Fiore di cactus”, da cui è stato tratto anche un adattamento cinematografico con protagonisti Walter Matthau e Ingrid Bergman, ma si sono affrontati anche temi decisamente più intensi ed impegnati con “L'ora del the” del duo cortinese Fabiana Polli e Sabrina Colognese, dal testo di Letizia Sperzaga. Non sono mancati poi momenti di puro divertimento con le spassose commedie brillanti “Amore, c'è un morto in salotto” dell'etichetta torinese ShockArti, e “Il toy-boy di nonna” dei veronesi ArteFatto Teatro (che hanno sostituito in corso d'opera le compagnie Gruppo teatro Pordenone Luciano Rocco e Giù dai Colli). Infine c'è stato spazio anche per un momento dedicato ai più piccoli e alle famiglie, che mancava dal 2019, con lo spettacolo di clownerie “Circhetto - Il circo che ci sta stretto” dei bellunesi Andrea Dassie e Erik Sacco Zirio. Ottimo il risultato dell'affluenza di pubblico: raggiunti e superati i numeri del pre-pandemia, con la più alta affluenza di pubblico fin qui registrata. L'ampia affluenza può essere ritenuta come il superamento delle difficoltà causate dall'epidemia di Covid, confermando l'importanza della manifestazione a livello culturale per tutto il territorio, nonché l'apprezzamento del pubblico nei confronti della manifestazione.

2023

Anche per il 2023 la manifestazione, giunta alla 13^ edizione, si è tenuta al Cinema Piave di S. Stefano di Cadore, con una novità: oltre ai 5 spettacoli in cartellone, il calendario ha visto l'aggiunta di due "date anteprima" gratuite, che hanno portato il numero di spettacoli a 7. I primi ad esibirsi sono stati i Lavori in Corso con “Operetta”, commedia tratta dall'opera teatrale e film “Parenti serpenti”, poi è stata la volta dei "padroni di casa" del gruppo teatrale I Comelianti con lo spettacolo “Sul filo dell'Acqua”, rivisitazione artistiva della storia di Cadore e Venezia. Esaurite le anteprime, è toccato alla compagnia Fuoriposto di Mestre con “Al calar del sipario”, commedia ispirata al testo di Nowel Coward per la regia di Paola Brolati, e c'è stato poi un momento dedicato ai più piccoli con lo spettacolo “Mago Merlino e Maga Magò” de Il Duo G&G. Gradito ritorno poi quello di Marco De Martin Modolado che, assieme al collega Luigi Budel, ha portato in scena "Come si fanno le cose”, tratto dall'omonimo libro di Antonio G. Bortoluzzi. Hanno chiuso il cartellone due commedie: “El ponte de la Silvia”, del Gruppo Teatro Pordenone L. Rocco e della compagnia Giù dai Colli, e “La scuola è finita” delle Bretelle Lasche, tratta dalle opere di D. Starnone. Gli ottimi numeri di affluenza a tutti gli spettacoli hanno confermato ancora una volta l'affetto e l'apprezzamento del pubblico comeliano e cadorino per la manifestazione.
  • 2010

    Da un'idea dei sempre propositivi Lucio Eicher Clere e Claudio Michelazzi, nacque nel 2010 "Autunno a Teatro in Comelico", una rassegna teatrale che da un bel po' di tempo mancava nel territorio comelicese. La nuova rassegna vedeva coinvolte diverse realtà artistiche locali e non (fra cui anche la nostra compagnia), in un calendario di cinque appuntamenti che si svolsero tra Santo Stefano e Dosoledo.
  • 2011

    La proposta culturale riscosse un discreto successo, tant'è che i due organizzatori decisero di portare avanti l'iniziativa anche nel 2011, quando il programma previde sei serate, allargandosi anche ad altre località come Danta, Costalissoio, San Nicolò e Campitello. Alla seconda edizione parteciparono la compagnia Se Queris con "Il Canto del fiume Spoon", il Gruppo musicale di Costalta con "Co mancia la compagnia", la compagnia I figli di Odino coon "Facciamoci un caffè", I Nonviolenti con "Maledetta la guerra e le armi", il gruppo Lavori in Corso con "L'Ispezione" ed infine anche la nostra compagnia con "Un po' di Cabaret".
  • 2012

    La rassegna divenne un appuntamento fisso, e venne riproposta anche nell'autunno 2012 con il consueto carattere di itinerarietà. Furono cinque gli spettacoli allestiti tra novembre e dicembre. Fecero parte del cartellone il Gruppo Musicale di Costalta con due spettacoli, "Ladrozinio zal pulnöi" e "Turoldo, il fascino di un profeta", portati in scena rispettivamente a Dosloedo e a S. Nicolò, Il gruppo Teatro 4 Belluno con "Oh Calcutta" a S. Stefano, il Gruppo Al Tei con delle canzoni del repertorio popolare natalizio a Campolongo, e infine I Comelianti con l'esordio della commedia "L'Eredità", di nuovo a S. Stefano.
  • 2013

    Nel 2013 la rassegna aprì ancor più i propri "orizzonti artistici" e comprese nel cartellone anche alcuni spettacoli non prettamente teatrali, in particolare fu allestita la proiezione del film sul Vajont "Come la luce differita delle stelle" di Manuele Cecconello. Oltre alla pellicola, il pubblico comelicese potè assistere ad altri cinque spettacoli: il Gruppo musicale di Costalta propose “Pierina nella notte del Vajont, la compagnia Teatrando “Sotto le lenzuola... Shakespeare”, ancora il Gruppo musicale di Costalta presentò anche lo spettacolo “Mia terra dolomitica, canzoni e immagini”, i Lavori in Corso proposero il loro "Nuvole" mentre I Comelianti chiusero il calendario con la commedia "L'amore delle tre melarance".
  • 2014

    Per l'edizione 2014, la nostra compagnia, che fino ad allora fu una semplice "partecipante" al cartellone degli spettacoli, entrò a tutti gli effetti a far parte del direttivo per l'organizzazione della rassegna, in cui si inserirono anche altre associazioni locali: oltre al Gruppo musicale di Costalta, storico organizzatore, "Chei dla Bela Stela", il "Gruppo La Baita" e "Sot Narlä", rappresentando così un'ideale unità di tutto il territorio del Comelico. A far parte del calendario furono il Gruppo Musicale di Costalta con "El fömne in Regola", i Do Storieski con "Canzoni e cabaret", I Farsaioli con "La Sapadina", il Gruppo teatrale Zumellese con "Il giardino dei ciliegi" e, a chiudere la rassegna, la nostra compagnia con "Coscienza e ragione: parole sul Vajont". Ma non vi fu solo spazio per gli spettacoli teatrali: nel cartellone venne compresa anche la proiezione di un film della Dual Frame Production di Belluno "Il mistero della Valbelluna", con regia di. Lorenzo Cassol. Le serate si svolsero nelle località di tutti e cinque i comuni del Comelico, comprendendoi location particolari e suggestive, come la Stua Cultural di Costalta e Palazzo Tonello di Campitello.
  • 2015

    Nel 2015 si è voluto, come si suol dire, fare le "cose in grande", e la rassegna, grazie all'apporto di tutte le realtà di volontariato coinvolte, battè diversi record: il calendario più lungo (più di tre mesi), il maggior numero di serate (nove), la maggior affluenza di pubblico (quattro "tutto esaurito"), il gruppo proveniente da più distante (Verona), il maggior numero di artisti provenienti da fuori provincia (tre), solo per snocciolarne alcuni. Il direttivo, come già fatto anche in passato, decise di allargare il cartellone a gruppi non teatrali, perciò vennero compresi anche il concerto classico del quintetto de "La Sorgente" e il fotografo naturalista Samuel Pradetto con un suo diaporama. Un altro importante elemento va sottolineato: per la prima volta, le varie serate si svolsero in tutti i comuni del comprensorio, a dimostrazione dell'importanza data dall'organizzazione all'unità delle varie realtà del Comelico. Nel programma ci fu spazio anche per gli attori "in erba" della scuola media di Candide, che diedero il meglio di sé in uno spazio tradizionalmente riservato ai "grandi".
  • 2016

    La 7^ edizione della rassegna è continuata sulla "falsa riga" dell'edizione precedente, ovvero sempre coinvolgendo almeno una località di tutti i cinque comuni del Comelico, nonché con la presenza in cartellone, oltre ai consueti spettacoli teatrali, anche una serata "extra-teatrale", con la proiezione di un film di produzione bellunese: "Storia del tempo inutile", realizzato con la collaborazione della onlus AISLA Belluno. Per la prima volta, in calendario è apparso anche un "professionista", Paolo Rozzi, comico apparso in diverse trasmissioni tv, tra cui la nota Zelig Off, che ha presentato la stand-up comedy "Collòdio". Il cartellone, inoltre, ha visto il gradito ritorno delle compagnie Se Queris, dell'Alpago, e Lavori in Corso, di Pieve di Cadore, rispettivamente con le pièce "La bella statuina" e "Prove di guerra". Prima esibizione sui palcoscenici del Comelico invece per i "Castello Errante", che hanno proposto la commedia "In cerca di Enrico IV", e per i "Fuori di Quinta", con "Zizzania. L'erba cattiva non muore mai". Ha chiuso alla grande la rassegna il Gruppo Musicale di Costalta con "Da questa parte dei monti".
  • 2017

    Per l'edizone 2017, il Gruppo Musicale di Costalta, I Comelianti, il gruppo La Baita e gli Amici del Teatro hanno rinnovato la collaborazione per l'organizzazione dela manifestazione. Per la prima volta è stato introdotto un concorso, #VENITEATEATRO, che metteva in palio un abbonamento per 2 persone alla rassegna Belluno Miraggi della compagnia SlowMachine allo spettatore che avrebbe contato più partecipazioni alle serate e che avrebbe compilato il maggior numero di questionari messi a disposizione uno per ogni serata. Anche nell'8^ edizione sono stati coinvolti tutti i cinque comuni del Comelico con uno spettacolo tenutosi in ogni località comelicese. L' "elemento di discontinuità" nel calendario teatrale è stato rappresentato quest'anno dal concerto di Andrea Da Cortà e Annachiara Belli intitolato "Na Fuoia". Nel cartellone è stata riconfermata la compagnia Lavori in Corso di Pieve di Cadore con lo spettacolo "Giorni Veri", mentre tutti gli altri artisti e compagnie erano al debutto nella rassegna: è stata la prima volta per Cristina Gianni e Davide Bona, artisti feltrini, con il divertente spettacolo per bambini "Che paura, Strega Ferdi!", per la compagnia "La Gazza Ladra" di Portogruaro, che ha deliziato il pubblico di Dosoledo con il riadattamento teatrale di "Donne sull'orlo di una crisi di nervi" e per lo storico Gruppo Teatro Pordenone Luciano Rocco che ha presentato lo spettacolo in dialetto pordenonese "Sciapadure 2.0", che ha chiuso il calendario.
  • 2018

    L'edizione 2018 della rassegna è stata contraddistinta dal cambio di "format", che ha previsto per la prima volta l'introduzione della sede unica del Cinema Piave di S. Stefano per tutti gli spettacoli in cartellone. Il calendario ha contato sei spettacoli, che hanno spaziato dalle commedie leggere agli spettacoli impegnati, passando per pièce di sensibilizzazione a importanti tematiche sociali, per il genere teatral-musicale e per il teatro-canzone. Dopo l'esordio con lo spettacolo di clownerie per bimbi e famiglie "Tiraturi Sofà-Solà" degli artisti feltrini Giulia Pivetta e Valentino Bettega, il palcoscenico di S. Stefano ha visto il ritorno sulle scene del gruppo teatrale storico di S. Giustina "'l Kalieron" assieme al Coro Oio con la divertente commedia "La scorzeta de limon". "Pareva lontana", spettacolo teatral-musicale sulla Grande Guerra ha chiuso le celebrazioni per il Centenario della Prima Guerra Mondiale, mentre il Gruppo Musicale di Costalta ha debuttato con il suo nuovo spettacolo di teatro-canzone "L'obbedienza non è più una virtù", realizzato assieme a don Pierluigi Di Piazza ed ispirato ella vita e alle opere di don Milani. Per il terzo anno consecuitovo, i Lavori in Corso di Pieve di Cadore hanno calcato i palcoscenici del Comelico, stavolta con il nuovissimo lavoro "Sogno proibito", mentre ha chiuso la rassegna lo spettacolo "Educarne uno per salvarne 104" del gruppo di Conegliano "Box 104", pièce di sensibilizzazione alla tematica della disabilità, che ha sostituito il "Don Camillo", originariamente previsto in cartellone. Durante la serata dell'11 novembre, a seguito degli eventi meteorologici che hanno sconvolto la provincia di Belluno ed il Comelico, sono stati raccolti dei fondi per un totale di 638,19 €, che sono stati devoluti ai Comuni di Sappada, San Pietro e Santo Stefano di Cadore attraverso i c/c attivati per la raccolta fondi per la riparazione dei danni.
  • 2019

    La storica 10^ edizione della manifestazione ha potuto contare su un cartellone che comprendeva 5 spettacoli che si sono tenuti presso il Cinema Piave di S. Stefano di Cadore. Attraverso le pièce in programma, sono stati affrontati varie tematiche e diversi contesti, dando la possibilità agli spettatori di poter immergersi nei drammi pirandelliani, tuffarsi nella provincia italiana del secondo dopo-guerra resa famosa dai romanzi di Guareschi e dai film con Fernandel e Gino Cervi, dare spazio, con una risata, alla critica nei confronti della società moderna, oppure rievocare la memoria legata alla vita di un tempo nei territori di montagna. E non sono mancati i momenti dedicati a grandi e piccini. Ha aperto la manifestazione la compagnia veronese Teatro Armathan con il classico del teatro italiano “Così è se vi pare” di L. Pirandello, dopodiché è stata la volta dei trevigiani Teatro che pazzia con la commedia “Don Camillo”, passando poi per la commedia grottesca “Ai ferri corti nel parco” della storica compagnia bellunese Bretelle Lasche, nonché per lo spettacolo per famiglie “Hansel e Gretel - I rumori della città”, proposto dai giovani artisti bellunesi Anna Gamba e Alberto Fornasati. Ha chiuso il calendario la compagnia di Soverzene I Farsaioli con la commedia “Rider... de gusto”. Gli spettacoli in cartellone hanno fatto registrare la più alta affluenza di pubblico dell'intera decennale storia della manifestazione, confermando l'ottimo livello raggiunto dalla proposta culturale, l'apprezzamento del pubblico, nonché l'importanza della manifestazione a livello culturale locale.
  • 2021

    Dopo lo stop forzato del 2020 causato dall'emergenza sanitaria per il Covid-19, e nonostante tutte le numerose difficoltà dovute dalle restrizioni per gli spettacoli con pubblico, finalmente è potuta riprendere l'organizzazione della rassegna, giunta alla sua 11^ edizione. La manifestazione si è svolta alla sala polifunzionale di Dosoledo presso la scuola primaria nelle date del 31 ottobre e 7, 21 e 28 novembre, ed il cartellone ha ricompreso spettacoli di vario tipo e che hanno toccato diverse tematiche. Protagoniste sono state le compagnie Pubbliche Bugie di Belluno, con la commedia "La cena delle bugie", il gruppo Tri Fuori Fase di Pordenone con la commedia "L'allegro beccamorto", la compagnia Anà-Thema Teatro di Udine, con lo spettacolo dedicato al 700° anniversario della morte di Dante Alighieri "La Divina in-canta", ed infine le artiste feltrine Cristina Gianni e Giulia Pivetta Stefani, che hanno portato in scena lo spettacolo ispirato al romanzo di R. Bach "Il gabbiano Jonathan Livingston".
  • 2022

    L'edizione numero 12, dopo la parentesi del 2021, è tornata a svolgersi al Cinema Piave di S. Stefano di Cadore, finalmente libera dalle restrizioni che hanno condizionato il periodo della pandemia, con un cartellone comprendente 5 spettacoli. Ha "aperto le danze" la compagnia di Conegliano Colonna Infame con una divertente commedia degli autori francesi Barillet & Gredy “Fiore di cactus”, da cui è stato tratto anche un adattamento cinematografico con protagonisti Walter Matthau e Ingrid Bergman, ma si sono affrontati anche temi decisamente più intensi ed impegnati con “L'ora del the” del duo cortinese Fabiana Polli e Sabrina Colognese, dal testo di Letizia Sperzaga. Non sono mancati poi momenti di puro divertimento con le spassose commedie brillanti “Amore, c'è un morto in salotto” dell'etichetta torinese ShockArti, e “Il toy-boy di nonna” dei veronesi ArteFatto Teatro (che hanno sostituito in corso d'opera le compagnie Gruppo teatro Pordenone Luciano Rocco e Giù dai Colli). Infine c'è stato spazio anche per un momento dedicato ai più piccoli e alle famiglie, che mancava dal 2019, con lo spettacolo di clownerie “Circhetto - Il circo che ci sta stretto” dei bellunesi Andrea Dassie e Erik Sacco Zirio. Ottimo il risultato dell'affluenza di pubblico: raggiunti e superati i numeri del pre-pandemia, con la più alta affluenza di pubblico fin qui registrata. L'ampia affluenza può essere ritenuta come il superamento delle difficoltà causate dall'epidemia di Covid, confermando l'importanza della manifestazione a livello culturale per tutto il territorio, nonché l'apprezzamento del pubblico nei confronti della manifestazione.
  • 2023

    Anche per il 2023 la manifestazione, giunta alla 13^ edizione, si è tenuta al Cinema Piave di S. Stefano di Cadore, con una novità: oltre ai 5 spettacoli in cartellone, il calendario ha visto l'aggiunta di due "date anteprima" gratuite, che hanno portato il numero di spettacoli a 7. I primi ad esibirsi sono stati i Lavori in Corso con “Operetta”, commedia tratta dall'opera teatrale e film “Parenti serpenti”, poi è stata la volta dei "padroni di casa" del gruppo teatrale I Comelianti con lo spettacolo “Sul filo dell'Acqua”, rivisitazione artistiva della storia di Cadore e Venezia. Esaurite le anteprime, è toccato alla compagnia Fuoriposto di Mestre con “Al calar del sipario”, commedia ispirata al testo di Nowel Coward per la regia di Paola Brolati, e c'è stato poi un momento dedicato ai più piccoli con lo spettacolo “Mago Merlino e Maga Magò” de Il Duo G&G. Gradito ritorno poi quello di Marco De Martin Modolado che, assieme al collega Luigi Budel, ha portato in scena "Come si fanno le cose”, tratto dall'omonimo libro di Antonio G. Bortoluzzi. Hanno chiuso il cartellone due commedie: “El ponte de la Silvia”, del Gruppo Teatro Pordenone L. Rocco e della compagnia Giù dai Colli, e “La scuola è finita” delle Bretelle Lasche, tratta dalle opere di D. Starnone. Gli ottimi numeri di affluenza a tutti gli spettacoli hanno confermato ancora una volta l'affetto e l'apprezzamento del pubblico comeliano e cadorino per la manifestazione.

       

"I Comelianti"
Associazione di Promozione Sociale
Via Venezia, 15
32045 Santo Stefano di Cadore (BL)
C.F. e P. IVA: 01153850258

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